Chi muore si rivede, non è solo una promessa
06.08.2014 08:52
STEFANO ROMITA

Dopo una lunga malattia, che si è protratta negli ultimi anni e ci ha devastato, questo "Romanista", edito da una cooperativa messa in liquidazione coatta per decreto, muore. Domani non sarà in edicola. Non siamo particolarmente tristi, come non lo è chi ha visto smettere di soffrire un parente pur amato ma ridotto a pallidissimo ricordo di ciò che era stato, e non era già più da tempo.
Noi abbiamo sorretto la causa fino a quando abbiamo potuto. Abbiamo investito fisico e mente, abbiamo lottato contro tutti e contro tutto, abbiamo soprasseduto, per il momento, sui ventidue mesi di mensilità arretrate non pagate e dal 1 gennaio del 2013, a testa bassa, abbiamo proseguito a fabbricare il nostro e vostro straordinario quotidiano. E l’abbiamo fatto senza connessioni internet, senza telefoni, senza stampanti, senza fax, senza la luce (caricando in tempo le pagine e facendole uscire da altre postazioni fuori dalla redazione) e, d’inverno senza riscaldamento e d’estate senza aria condizionata. Non ve lo diciamo ora perché vogliamo sentirci dire "bravi". Ve lo diciamo perché è giusto che sappiate che amiamo in nostri lettori quasi come amiamo la Roma. E li abbiamo sempre rispettati.
Oggi per noi inizia, con la sospensione delle pubblicazioni di questo Romanista, una nuova era. Le leggi attuali ci consentono di mettere in campo le nostre forze, e quelle di chi si è già messo al nostro fianco, per avviare un percorso che potrebbe portarci a gestire con una nuova cooperativa la testata Il Romanista. Lo dobbiamo a noi stessi, a voi tutti, alla Roma e ai suoi calciatori. E lo dobbiamo alla storia decennale di questo quotidiano unico al mondo. Non si tratta dunque di un addio, che non potrebbe mai essere e che comunque non sarà. Ma solo di un arrivederci a presto in questo 2014. È una promessa.
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MAIL DEL COMMISSARIO LIQUIDATORE
Con decreto ministeriale n.296 del 30 luglio 2014 ed a seguito delle dimissioni del precedente, sono stato nominato quale nuovo commissario liquidatore della cooperativa “I Romanisti” ed in data odierna ho accettato l’incarico.
Stante, pertanto, l’esigenza allo stato, di valutare l’opportunità di richiedere o meno l’esercizio provvisorio dell’attività editoriale della cooperativa “I Romanisti”, si ritiene opportuno e necessario comandare l’interruzione delle pubblicazioni del quotidiano “Il Romanista” e con le stesse, dell’attività medesima della società cooperativa in l.c.a..
Distinti saluti
Il Commissario Liquidatore
Avv.Andrea Maria Paolucci