Walter Sabatini - Il tabaccaio magico

27.01.2014 09:15
 

Chissà quanti di noi in queste giornate si stropicciano gli occhi leggendo i giornali  o non gli si addrizzano gli orecchi ascoltando network televisivi o radiofonici prettamente sportivi.

Qualcuno addirittura potrà pensare di stare ancora accovacciato nel proprio letto e di essere vittima del brutto scherzo che giocano i sogni; si avete capito bene, i sogni, quelli bellissimi che sembrano veri ma che alla fine quando apriamo gli occhi non lo sono e ti lasciano una delusione immensa molto piu degli abitudinari incubi a cui abbiamo fatto ormai il “callo”.

No lor signori, questi non sono sogni ma solide realtà (scusate l’aforisma rubato ad un soggetto giuridico non proprio da ammirare) che ci sta facendo vivere il nostro direttore: Walter Sabatini.

Walter da Marsciano (comune di Perugia) lo potremmo chiamare, identificandolo in un contesto romanzesco in cui ci starebbe proprio benissimo…

E si perchè Sabatini sembra essere un personaggio uscito da un libro di Italo Svevo, il sig. Zeno Cosini per esempio, sempre accompagnato dall’amica e fidata sigaretta e forse come Zeno la sigaretta gli provoca un’esperienza piacevolissima ogni volta che pensa che questa sia l’ultima tra le sue labbra.

Ma a questo punto, prendendo in riferimento le ultime sessioni di mercato, potremmo con un po di fantasia mescolare la nostra trama di romanzo ad un’ altra trama, stavolta di un cartone animato: il pifferaio magico, con l’unica eccezione di doverne riadattare il titolo.

E si perché Walter da Marsciano come strumento di lavoro non ha il dolce suono di un piffero, ma l’amara puzza di una Marlboro rossa, che si trova in ogni semplice tabaccaio e non l’adopera per attirare a se schifosi topi di fogna (quello lo avrebbe fatto se fosse stato il direttore di un’altra squadra romana) ma giocatori fortissimi di cui nessuno si era accorto che lo fossero e soltanto il fiuto della sua Marlboro avrebbe potuto intuire prima.

Ora ritorniamo per un attimo nella realtà, Walter Sabatini è solo un uomo di mezza età come tanti altri, con un passato da giocatore neanche troppo glorioso e uno da allenatore tanto meno, ma con un enorme conoscenza del calcio e dei suoi interpreti.

Si era presentato per altro con un curriculum di tutto rispetto, macchiato però da quel passato un po’ “sbiadito” (pensate ad una squadra di serie A con i colori Sbiaditi e capirete qual è), ma di giocatori ne aveva già scoperti abbastanza (Kolarov, Pastore, Lichtsteiner alcuni dei nomi), ma dopo due anni di mercato con la Roma pensavamo tutti che il suo cervello fosse andato in tilt.

In tutto questo mettiamoci che ha dovuto lavorare tra fischi ed insulti con una società che si trovava nell’anno zero.

Dopo due anni però tutti (il sottoscritto compreso) dobbiamo ricrederci perché non solo la Roma ha acquistato giocatori fortissimi e di prospettiva ma arriva praticamente prima su tutti gli obiettivi piu importanti in Italia ( Destro, Strootman, Nainggolan…), chiedere a Galliani, Marotta e compagnia cantando…

Forse la spina non l’aveva mai staccata ma semplicemente lavorava in un ambiente non proprio sano come lo è ora, e con un ombra alle spalle (F.B.) che gli tarpava le ali su ogni suo progetto.

Per non fare troppe polemiche però ci piace semplicemente pensare che per due anni Walter da Marsciano non aveva più trovato un tabaccaio aperto, fino a quando lo scorso luglio ne ha trovato uno bellissimo, immenso da poterci perdersi e dove riaccendendo la sua Marlboro rossa ha trovato nuova energia e spirito per costruire lo squadrone giallorosso: il tabaccaio magico.


[Romolo Remo - Gruppo Facebook Curva Sud]