Inter - Roma

07.10.2013 00:00

DE SANCTIS 7,5: Sempre attento su ogni pallone, grintoso anche al 44° minuto del secondo tempo quando su un cross spiovuto in area e finito sulla linea di fondo grida ancora come se fossimo solo su l’1 a 0. Si becca l’ammonizione dal pessimo Tagliavento proprio per la sua grande voglia di vincere. PITBULL.

TOROSIDIS 7: Si può dire che è il sostituto perfetto dell’assente Maicon. Avanti e indietro su quella fascia con un esplosività unica: difficile saltarlo, difficile fermarlo. OLIMPIONICO.

BENATIA 8: Abbiamo trovato un difensore capace di fare tutto, è praticamente impossibile saltarlo. Forza fisica e classe le sue caratteristiche migliori. Palacio non pervenuto. ROCCIA.

CASTAN 7,5: Potente ed esplosivo, il brasiliano è cambiato rispetto a l’anno scorso quando sembrava soltanto la brutta copia di Zago. Si permette di impostare anche il gioco prendendosi responsabilità. Peccato per quella ammonizione un po’ sciocca ma inevitabile. PILONE.

BALZARETTI 8: Siamo sicuri che sia lui? Continua a stupire il bravissimo torinese che non si fa mai sorprendere da Alvarez, recupera il pallone del primo gol dando un ottimo pallone di volè a Florenzi. Purtroppo l’espulsione gli rovina un po la prestazione ma a quel minuto con l’adrenalina che corre nel corpo e soprattutto su quel risultato gli va perdonata. RESUSCITATO.

DE ROSSI 9: Provate a saltarlo e poi venite a dircelo, non ci crederemo mai. Un De Rossi veramente cambiato forse addirittura il migliore di sempre. Non molla mai, e si permette addirittura un sombrero a centrocampo pressato da due giocatori. Tranquillo e immenso, il Capitan Futuro non tradisce. BECKENBAUER.

STROOTMAN 8,5: Forza e classe in un centrocampo unico al mondo. L’olandese d’acciaio non spreca mai un pallone, preciso e intelligente fa girare il pallone come in un torello d’allenamento. Il lancio a Gervinho dalla bandierina del calcio d’angolo sul 3 a 0 è qualcosa di unico. IRON MAN.

PJANIC 8: Sembra di un altro pianeta il bosniaco; è cresciuto con Totti e De Rossi in questi tre anni e si vede. Si vede anche che il bosniaco è nato per giocare al calcio. Ricorda un po Xavi nell’impostazione e non ha paura di calciare in porta su una punizione da 40 metri che non esce nemmeno di tanto. GENIALE.

GERVINHO 8.5: Corri Forrest corri, diceva uno dei film più belli del mondo. Noi, allo stadio o sulla poltrona di casa, facciamo un po la stessa cosa.. Corri Gervo corri.. Una freccia nera, una saetta che non si può fermare, provoca il rigore che ammazza l’Inter e crea altre occasioni dove però arriva stanco e conclude malamente. BOLT.

FLORENZI 8,5: Che il ragazzo era bravo si sapeva, che aveva cosi tanta voglia di gol no. Si fa trovare sempre pronto in ogni occasione e se Gervinho è velocissimo, lui è rapido. Intelligente nel primo gol, fenomenale nel terzo dove fa una grande corsa e in diagonale di fino sul secondo palo infila il portierone interista. Contenti i tifosi giallorossi di aver trovato un altro “core de roma”, un altra bandiera. ROMPI SCATOLE.

TOTTI 10: Quel ragazzino di ieri farà strada. Questa l’espressione di ieri di molti tifosi e molti giornalisti. In campo fa quello che vuole. Bolide sul primo gol, siluro sul rigore. La magia arriva però sul terzo gol quando su un calcio d’angolo dell’inter gli arriva palla al limite dell’aria, lui palleggia con coscia e collo del piede e poi di esterno serve Strootman. CRISTO RE.

TADDEI 6,5: Giocatore universale, dove lo metti sta. Anche lui non dimostra per niente l’età che porta all’anagrafe. Intelligente Garcia a trovargli un posto in quel ruolo. Morde le caviglie agli avversari e addirittura ha un occasione da gol, poi sprecata. PROFESSIONISTA.

MARQUINHO 6: Non doveva essere quella la sua partita ma con l’espulsione di Balzaretti si mette a disposizione della squadra facendo il quarto di centrocampo a sinistra difendendo bene. UMILE.

DODO 6.5: I numeri ce l’ha e come, il giovanotto brasiliano con la faccia d’angelo. Salta l’uomo facilmente. Aspettiamo la gara in cui dovrà difendere per 90 minuti e vedremmo se anche lì Garcia avrà fatto il miracolo. SFACCIATO.

GARCIA 10: Che dire, è lui l’artefice di questa Roma. In tanti durante la settimana che accompagnava alla partita hanno detto che ricordava un altro mito giallorosso, Nils Liedholm. Sul 3 a 0 predicava calma come se fossimo ancora zero a zero. Umile e sincero nelle interviste e intelligente sulle domande pungenti dei giornalisti. I tifosi sono già innamorati di lui. IMPERATORE.