L'unione...

24.07.2013 00:00

…fa la forza! E allora, è il momento di stare uniti.

Tra cessioni dolorose (Marquinos), arrivi importanti (Benatia, Maicon, Strootman) e sempre in attesa di un portiere (De Santis, Julio Cesar o Mister X) sta prendendo forma una squadra con una rosa eccellente, guidata da un mister che ha dimostrato carattere forte e idee chiare, con alle spalle una società che, senza condizionamenti esterni e soprattutto con una importante “svolta” sulla propria strategia di calciomercato (non più promesse, ma affidabili certezze), prosegue spedita verso gli obiettivi che si è prefissata.

Eppure, c’è ancora qualche stonatura che rovina questa bella musica…

Prima fra tutte, una parte della tifoseria che, incurante dell’evidenza dei fatti, continua imperterrita nello schierarsi contro, a difesa di non si capisce bene quali principi e motivando atteggiamenti non più giustificabili con le solite pretese di rispetto, di comportamento, ecc.; dimenticando forse il comportamento di loro stessi e il fatto che pagare un biglietto o fare una trasferta non li autorizza a insultare e offendere qualcuno, invadendo pesantemente anche la sua vita privata.

Inoltre, avventurarsi in improbabili acrobazie contabili, contestare lo stipendio di questo o quel giocatore, sviscerare entrate e uscite del mercato per analizzare il “saldo” attuale, e decidere in funzione di tutto questo se si debba o meno tifare, sinceramente non appaiono come attività proprie del sostenitore “innamorato”, il quale invece è al fianco della propria squadra, “a prescindere”, proprio in virtù di quell’amore stesso. Così come il volersi disfare a tutti i costi di calciatori di livello perché sembra che abbiano calpestato chissà quale inviolabile zona “off-limits”, fa pensare al tizio della barzelletta che voleva fare un dispetto alla moglie.

E infine, non si può comunque pretendere che il volere di pochi venga rappresentato come il pensiero di tutti o che, tanto meno, venga imposto con la forza (contestazioni, minacce e quant’altro) al resto della comunità giallorossa che, con 17.000 abbonamenti al momento rinnovati e il doppio di magliette ufficiali vendute rispetto allo scorso anno, di fatto ha già espresso chiaramente il proprio parere sulle attuali vicende.

E poi, di seguito, anche la Società. Nel confermare infatti il nostro apprezzamento per la campagna acquisti fin qui svolta e consapevoli che c’è comunque un bilancio da far quadrare, ci vorrebbe ora un po’ di ragionevolezza.

La prima domanda che, come direbbe qualcuno, nasce spontanea, è questa: Totti, Osvaldo, Lamela, Borriello, Destro, non costituiscono un attacco tra i migliori d’Europa? Perché dobbiamo necessariamente disfarlo per cercare poi sostituti? E ce ne sono in giro allo stesso livello disponibili a trasferirsi da noi?

Cedere Osvaldo per dover cercare poi un altro bomber da 15/20 gol a stagione, solo perché si vuole insistere su una linea già decisa prima di una serie di eventi che hanno ora cambiato le carte in tavola (l’investitura di Garcia, e il proclama della squadra schierata a suo favore, decretato con il gesto del rigore di Totti) non sarebbe davvero una dimostrazione di grande professionalità; quando si incrina un rapporto con un figlio, non lo si caccia di casa, ma si cerca di recuperare il rapporto stesso…

E ancora: insistere con tutte le forze per lo scambio Borriello/Gilardino, ha un senso? E se si, qual è?

Sul fronte attaccanti sarebbe più logico lasciare tutto così, e concentrare gli sforzi sulla difesa, che invece ha ancora bisogno di altri rinforzi.

La seconda, riguarda invece Daniele De Rossi, il quale proprio oggi, nel giorno del suo compleanno, rientra a Trigoria per riprendere il lavoro con la squadra.

Ecco, anche in questo caso: ha senso mandar via questo calciatore?

Basta una stagione sottotono (perché di questo si tratta: né 2, né 3, né 4, se è vero, come è vero, che parliamo del centrocampista giallorosso con il miglior rendimento nella stagione di Luis Enrique) per intestardirsi a svendere un calciatore per il quale i tecnici dei club più prestigiosi d’Europa farebbero carte false pur di averlo nel loro organico?

Al momento la strada intrapresa sembra quella giusta e manca davvero poco per far sì che questo possa essere davvero – e finalmente – l’inizio di un grande ciclo: saggezza e buona volontà da parte di tutti, mettendo da parte orgoglio e interessi personali, ci possono portare lontano!

Forza allora, remiamo tutti dalla stessa parte per costruire insieme la Grande Roma che da troppo tempo stiamo aspettando!

 

P.S. Auguri di cuore, Daniele.

Una insignificante minoranza non costituisce un’intera tifoseria che invece, nella sua quasi totalità, ti ama e ti ringrazia per ciò che rappresenti, per quello che ci hai dato e per quello che – siamo sicuri – ancora ci darai.

Con noi per sempre, per vincere!

 

[Alessandro - Brigata Orazio Pennacchioni]