Pensieri e Parole
Mentre una parte dei tifosi continua a parlare, parlare e parlare sviscerando conti, bilanci, entrate e uscite (ma come je va?!?), noi preferiamo dedicare i nostri pensieri alle gioie che questa Roma già ci sta dando e ci potrà dare nel prossimo futuro.
La questione cessioni/acquisti può tranquillamente essere chiusa con la semplice considerazione che rispetto allo scorso anno abbiamo una rosa più valida qualitativamente, uno spogliatoio senza spaccature che ha ritrovato quello spirito di gruppo indispensabile per vincere in qualsiasi sport di squadra e – finalmente! – un allenatore con le idee chiare, preparato professionalmente e in grado di saper gestire le cose anche in questa piazza “complicata”.
Infatti:
- tutti i reparti risultano senza dubbio rafforzati;
- alcuni calciatori si dimostrano completamente rigenerati rispetto ai fantasmi che erano fino a pochi mesi fa;
- la squadra pratica un calcio di qualità (creando occasioni da gol in continuazione e lasciando pochissime opportunità di replica agli avversari) e il mister ha dimostrato di saper essere non “autoritario” (cosa che con il potere nelle mani son capace di fare tutti) ma “autorevole” (una qualità molto più difficile da riscontrare…).
Inoltre, anche alcune osservazioni critiche verso l’attuale situazione, necessitano di qualche riflessione in più. Ci si lamenta del mancato arrivo del sostituto di Osvaldo, senza considerare che oltre a Ljajic (che vogliamo immaginare quale rimpiazzo di Lamela) la Roma ha ingaggiato anche Gervinho il quale magari non sarà un bomber da 15 gol, ma sicuramente è un elemento in grado di scardinare le difese avversarie e di creare loro parecchie preoccupazioni grazie alla sua capacità di andare in profondità e saltare l’uomo senza troppe difficoltà (e piazzando lui sulla fascia, si può schierare al centro anche quel tale col numero 10…)
E, attenzione: nel considerare Marco Borriello come una scartina che ci è rimasta sul groppone, si rischia di fare la stessa fine di quelli che avevano frettolosamente bollato Maicon come un “vecchio panzone bono solo pe’ l’ospizio”.
Il tutto, in attesa di un certo Mattia Destro, “pezzo forte” del mercato dello scorso anno (ricordiamolo, strappato alle mire della Juve) e già nel giro della Nazionale maggiore.
Del maggior valore della difesa (che non annovera più Marquinhos ma che presenta Maicon e Benatia) e del centrocampo (al quale si sono aggiunti Strootman e un De Rossi completamente risorto) ci sembra davvero inutile parlare.
Meglio quindi cercare di far chiarezza anche sull’aspetto dei risultati fin qui conquistati sul campo. Tralasciando il fatto che da diversi anni non si vinceva la prima in casa e, ancor di più, le prime due di seguito, anche su questo fronte si è aperto un tranello nel quale è facile cadere: si obietta infatti che le vittorie sono arrivate contro due neopromosse e che, pertanto, occorrerà aspettare gli incontri contro squadre più attrezzate. Se è vero che questa affermazione può avere una sua fondatezza, è però ancora più vero che gli obiettivi si raggiungono proprio vincendo con le “piccole”, senza lasciare questi punti per strada che poi pesano sui conti finali, come troppo spesso è avvenuto nel corso degli ultimi anni e della nostra storia (dopodiché, fatto questo, se riesci a battere anche le “grandi”, allora puoi davvero puntare in alto).
Se le vicende recenti le conoscono più o meno tutti, è bene senz’altro ricordare che noi, alcuni ulteriori possibili scudetti, li abbiamo persi in partite contro il Lecce, il Venezia, la Sampdoria…
Diamo quindi a questo bell’inizio di campionato il valore che esso merita e godiamoci tutte le cose positive di questa bella e ora davvero “Magica” Roma.
[Alessandro - Brigata Orazio Pennacchioni]