Roma Inter - Le pagelle di Legionario Giallorosso
DE SANCTIS 6: Sempre vigile e attento il portiere della Roma che, grazie ai pochi tiri nello specchio da parte dell'Inter, passa una serata abbastanza tranquilla. Ma anche in questo caso, le sue grida (che fanno rabbrividire tutti ) con lo stadio vuoto si sentono fino l'altra parte della città. TENORE.
TOROSIDIS 6: Buona la partita al rientro per il terzino destro Torosidis. Nel primo tempo non riesce a spingere tanto, ma limita Nagatomo nel salire. Poi nel secondo tempo si accorge che c'è più spazio e va più di una volta al cross con buone intenzioni che però non vengono sfruttati dai compagni. SPRINT.
BENATIA 6.5: Come sempre uno dei migliori, anche in una partita sciapa d'occasioni. Stare dietro a Palacio non è facile, ma il forte difensore marocchino limita i danni dandogli pochi spazi per muoversi. TALLONATORE.
CASTAN 5.5: Un po' in difficoltà con Icardi, Leo è apparso sfiancato da un campionato lungo e senza tregua. Rischia anche un dribbling al limite dell'area proprio sul playboy argentino che per poco non andava in porta. Questi rischi ad un certo punto del campionato sono da evitare, basta un niente per mandarlo all'aria e certe sbadataggini non sono degne di questo giocatore. ADDORMENTATO.
ROMAGNOLI 7: Una personalità abnorme per Alessio, un giocatore che potrà veramente avere un grandissimo futuro nella Roma. Bellissima la partita su Jonathan e Guarin: senza paura affronta due giocatori affermati che pensano di mettere in difficoltà il giovane, ma gli vada di lezione ai due interisti che il talento non si misura dall'età che si ha. A TESTA ALTA.
DE ROSSI 6: Premesso subito che su Daniele si è già buttato addosso troppo fango, non vogliamo quindi parlare del suo gesto (che in tensione, per uno col suo carattere ci può stare) ma della partita. Buona prestazione di Capitan Futuro che nei primi minuti di partita capisce che c'è un momento di difficoltà da parte della sua squadra e si mette come quinto uomo di difesa. Cerca sempre di spronare i suoi compagni passandogli quella carica che per lui alcune volte è veramente troppa. VECCHIO PUGILE.
STROOTMAN 5.5: La stanchezza fiorisce anche sul volto di Kevin. Non riposa mai la macchina olandese, che pur stanco non si tira mai indietro nel mettere la gamba. La forza di quest'uomo è il suo carattere mai rinunciatario che lo rende uno dei primissimi nel suo ruolo. Purtroppo però la partita di sabato è stata un po' più difficile del solito, sbaglia qualche passaggio di troppo e perde qualche contrasto che di solito vincerebbe a mani basse. Kevin sa che quello visto l'altra sera non è lui, quindi domenica aspettiamoci una macchina da guerra pronta a sotterrare l'avversario. SCARICO.
NAINGGOLAN 7.5: Straordinaria la sua voglia di vincere, la sua grinta e la sua rabbia che ne fanno di Radja un marchio di fabbrica. Ma Nainggolan non è solo cattivo viso ed entrate minacciose, ma anche tecnica e classe, come dimostra l'auto smarcamento che si crea in mezzo tre avversari (i quali in quel momento non ci capiscono nulla ) mandando cosi Pjanic in porta nella migliore occasione della partita, poi non sfruttata bene dal bosniaco. Quindi uno ottimo Radja che dà fiato ad una Roma corta e stanca. BENZINA.
GERVINHO 4.5: Forse era arrivato il momento di farlo riposare veramente. Una partita insolita da parte del freccia nera che è apparso un fantasma in una notte di pioggia. Non vogliamo però criticare un ragazzo che pur sfinito non molla mai il colpo, provandoci sempre pur non riuscendoci. Speriamo che a Napoli cambi la storia perchè "er tendina" ormai è fondamentale per gli schemi della Roma. STANCO.
LJAJIC 5.5: All'inizio sembra l'unico in grado di impensierire la difesa interista, mandando al bar Jonathan e mettendo una palla in mezzo non sfruttata dai compagni. Poi Rudi decide di spostarlo dietro le punte e lì si è spento tutto. Adem non può fare il Miralem della situazione. La tecnica c'è ma la classe è un altra, lui a differenza di Pjanic deve vedere più la porta; così facendo diventa un nomade che passeggia in un prato verde. TRISTE.
DESTRO 5.5: Poco movimento da parte di Mattia che si mette poco a disposizione dei compagni. Pur vero però che una palla che gli arriva una, la mette dentro: peccato però che fosse in fuorigioco. Mattia è un giocatore d'area al quale, per far male, gli si deve far arrivare il pallone addosso; ma se poco poco imparasse a muoversi di più e a gettarsi alle spalle una zavorra che lo rende appesantito, diventerebbe un giocatore micidiale. THE BULL.
PJANIC 6.5: Entra lui e si accendono le luci sul palco. Peccato per il gol sbagliato davanti alla porta che poteva cambiare la partita. Miralem però non si ferma e ci prova addirittura di testa non trovando però fortuna. Ora cerchiamo di farlo giocare un po' di più casomai sfruttandolo prima e facendolo riposare dopo. FIAMMANTE.
BASTOS S.V.
FLORENZI S.V.
GARCIA 5.5.: Forse la prima partita non proprio azzeccata da parte del mister. Tiene sempre dentro il suo pupillo Gervinho pur sapendo che il giocatore è sfinito e non fa partire Pjanic dal primo minuto; è vero che il giocatore ha un problema al ginocchio come si dice in giro, ma quando poi entra in campo sembra che questo problema non ci sia. Allez, Mister Rudi Garcia: sbagliare è umano anche per un alieno come lei. ENIGMATICO.
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