Si (ri)parte!

09.07.2013 00:00

Dunque, si (ri)parte.

La Roma comincia oggi la sua terza stagione “americana” in un clima di incertezza e con una serie di situazioni inimmaginabili all’inizio di questo nuovo ciclo societario: il quarto (!) allenatore che si succede alla guida della squadra, nuovi volti nella alte cariche societarie (con un direttore generale in meno…), e, soprattutto, una rosa largamente incompleta e senza – ancora – nessun nuovo acquisto (Benatia a parte).

L’auspicio era che si potesse arrivare a questo appuntamento con almeno due/tre rinforzi di livello, i quali avrebbero potuto dare un minimo di sollievo ad una tifoseria quanto mai delusa e spaccata tra le varie correnti di pensiero e stati d’animo che convivono al suo interno. Così non è, e leggendo la lista dei convocati per il pre-ritiro di Trigoria vi si trovano soltanto nomi “vecchi”, tra i quali elementi di spicco che avrebbe dovuto essere il cardine del famigerato “progetto” ma che invece sembrano addirittura essere sul piede di partenza.

Ma, appunto, quando scriviamo Roma inevitabilmente leggiamo Amor, e quindi, tra tutte queste precarietà e i tanti interrogativi che ci si pongono, non possiamo fare a meno di aggrapparci a quelli che possono e devono essere i punti fermi del futuro cammino e riflettere pacatamente e senza troppa emotività su alcune circostanze in essere.

L’addio di Baldini sembra aver posto fine a una situazione che, in occasione di tante scelte effettuate in passato, ha dato la forte sensazione di essere un continuo conflitto di interesse con il direttore sportivo, il quale ora ha evidentemente più autonomia – e conseguentemente però, anche più responsabilità – per operare come meglio crede proprio nella fase in cui il presidente Pallotta ha inequivocabilmente dichiarato il suo coinvolgimento diretto nella gestione globale della società e la sua ferma intenzione di portare la squadra ad alti livelli entro pochissimi anni.Il calciomercato, fin qui praticamente nullo, è tuttavia ancora nella sua fase iniziale con qualche nome interessante che è già circolato; quindi, prima di giudicare le nostre compravendite, occorre necessariamente aspettare la sua conclusione (anche se sarebbe opportuno partire per Riscone con colui che dovrà essere il portiere titolare) con la consapevolezza che si sta lavorando per consegnare quanto prima al tecnico un organico di tutto rispetto, degno di rappresentare il nome che porta e la maglia che indossa, e in grado di dare ai tifosi le soddisfazioni che aspettano ormai da troppo tempo.

L’ultimo aspetto sul quale occorre riflettere è proprio quello del nuovo mister. Tutti si aspettavano una scelta diversa, con un nome più blasonato (anche se poi occorre vedere chi, tra quanti sono stati nominati, avrebbero effettivamente dato la propria disponibilità a trasferirsi da noi), mentre alla fine è arrivato Rudi Garcia. Questo signore, nella sua carriera ha già dimostrato di non essere proprio l’ultimo arrivato; e in più, in occasione della sua conferenza stampa a Trigoria, ha espresso concetti ed intenti con una convinzione tale che fa davvero sperare che questa “scommessa” possa alla fine essere vincente. Ma, in ogni caso, i ripetuti errori del passato commessi su questo fronte da giocatori, tifosi e società, devono essere di insegnamento per il futuro: qualsiasi cosa succeda, l’allenatore non dovrà mai essere messo in discussione, i calciatori dovranno seguire le sue indicazioni con il massimo impegno negli allenamenti, durante le partite e nei comportamenti fuori dal campo, e i dirigenti dovranno sostenerlo e supportarlo in ogni decisione che egli vorrà prendere e su ogni provvedimento che riterrà giusto attuare.

Con fiducia e speranza… Daje Roma!!!

 

[Alessandro - Brigata Orazio Pennacchioni]