Torino - Roma
DE SANCTIS 7: Il migliore in campo in una trasferta difficile e ostica, nella quale anche Meggiorini si sente ispirato e con un sinistro al volo prova ad imbucarlo; ma il nostro portiere è bravo a volare e a togliere un pallone destinato in fondo alla rete. Incolpevole sul gol. SARACINESCA.
BALZARETTI 6: Non è facile fare una partita su un Cerci ispirato e gasato dal momento, e soprattutto non è facile giocare novanta minuti con fischi e insulti che spiovono dagli spalti. Federico è bravo a non dare peso a tutto ciò e serve una palla d’oro a Pjanic che poi esegue l’assist per il vantaggio giallorosso di Strootman. CORAGGIOSO.
BURDISSO 6: Non male la prima per il nostro Scarface, che a detta di molti era il punto debole della squadra. Con la sua grinta e la sua professionalità gioca bene scacciando via ogni pallone che arriva dalle sue parti. Esordire nella partita più complicata del momento non è facile. INFALLIBILE.
BENATIA 5: Proprio nella serata più importante il difensore marocchino pecca un po’. Non tanto per il gol subìto, nel quale forse (?) c’era un fallo su di lui, ma quanto per l’eccessivo nervosismo generato dalla grande adrenalina del momento. Come al solito, al primo fallo viene ammonito da un disastroso Banti, beccandosi così la squalifica per la prossima partita. NERVOSO.
MAICON 6: Il ritorno del brasiliano non è male: subire gli attacchi del miglior Meggiorini (che ha giocato la sua “partita della vita”) e di D’ambrosio (miglior terzino italiano in circolazione) non è facile; mai Maicon tiene botta e corre sulla fascia, anche se forse meno brillante del solito nel servire velocemente i compagni quando ci potevano essere delle occasioni da sfruttare con dei cross. YO-YO.
DE ROSSI 7: Ancora uno dei migliori in campo; Daniele sa che è il momento nel quale la sua squadra deve vincere contro tutto e tutti per continuare la striscia positiva in campionato e come il miglior condottiero trascina la sua squadra con la sua grinta, buttandosi su ogni palla per difendere la sua squadra. Non pecca nemmeno in difesa nel momento in cui Benatia si fa male e deve prendere il suo posto. LEGIONARIO.
STROOTMAN 7: Strootman è uno dei migliori centrocampisti al mondo e si vede. A soli ventidue anni prende in mano il gioco di una squadra che prova a diventare la più grande tra sviste arbitrali e squadre che contro ci mettono l’anima. Segna anche il gol del vantaggio con un inserimento intelligente e piattone veloce. GOLDEN BOY.
PJANIC 7: Anche Miralem non si tira indietro, soprattutto quando la squadra prende gol e deve ricominciare tutto da capo per provare a vincere. Ha capacità straordinarie nel saltare l’uomo in un fazzoletto di campo. L’unica cosa che forse dovrebbe fare di più, considerando i numeri a disposizione nel suo bagaglio tecnico, è tentare il tiro da fuori. ARTISTA.
BRADLEY 6: Michael mette ordine in mezzo al campo, fa più lavoro sporco rispetto ai compagni di reparto e si impegna anche nella fase offensiva. L’americano sa di essere una seconda scelta nel centrocampo di Garcia ma quando viene chiamato in causa risponde sempre presente. SETTE CAMICIE.
FLORENZI 5,5: Comincia una buona partita subendo subito un brutto fallo da Moretti (non ammonito) e provando, su un cross di Pjanic da calcio d’angolo, la botta al volo che avrebbe fatto scendere giù tutto l’Olimpico di Torino. Ma poi Alessandro si perde: un po’ l’ottimo D’ambrosio e un po’ la stanchezza fisica e mentale che inevitabilmente si manifesta in un partita così difficile a distanza di soli tre giorni da quella in casa con il Chievo, fanno la loro. SPENTO.
BORRIELLO 6: Se Marco avesse ricevuto almeno una volta una palla in area come quella contro il Chievo, sarebbe stato diverso. Ma Marco la palla deve andarsela a prendere in mezzo al campo per poi andare a combattere con i difensori del Toro. Forse i compagni dovrebbero adattarsi di più al suo gioco. FIGHTER.
LJAJIC 6,5: Ottimo approccio alla partita del serbo, che insieme a Pjanic tenta di far vincere la squadra in tutti i modi. Forse andava inserito prima, proprio per tenere di più il pallone. Bravo nel procurarsi le punizioni calciate poi da lui stesso, creando qualche pericolo agli avversari. ILLUMINATO
MARQUINHO S.V.
DODO S.V.
GARCIA 6,5: Non è facile subire pressioni a Roma durante una settimana nella quale i giornalisti già gli chiedevano quanto durerà la sua permanenza nella squadra. Loro provano a smorzare l’entusiasmo ma Rudi è intelligente e non risponde alle provocazioni. Mantiene la squadra in allerta cercando di tenerla alta, ma in quei maledetti primi dieci minuti del secondo tempo purtroppo non poteva nulla. ESPERTO.