Udinese - Roma

28.10.2013 00:00

DE SANCTIS 6: Morgan dà sicurezza, Morgan urla, Morgan incita e incoraggia i suoi compagni. Non poteva nulla sul palo di Muriel e su Gabriel Silva, ma dietro c’è un gruppo che si aiuta e che con tutta la sua grinta aiuta Castan a salvare il gol sulla linea; Morgan come suo solito ringrazia. Sicuro sulle uscite, non si fa scappare mai un pallone. BOSTIK.

MAICON 5,5: Si vede che Maicon è uno di quelli che vuole solo vincere, ha grinta da vendere, ma purtroppo questa grinta lo fa cadere in un piccolo infortunio calcistico (chiamiamolo cosi che gli procura la seconda ammonizione e la conseguente espulsione. SMANIOSO.

BENATIA 8: Per gli amici Medhi, sopratutto per gli amici di Udine che lo conoscono e sanno che è un difensore imbattibile nel gioco aereo e fisico. Nonostante ciò, non si fa mai sorprendere nemmeno da uno come Di Natale che ha i colpi per mettere in difficoltà tutti, ma non il forte difensore marocchino. Quando la Roma rimane in dieci si prende anche la briga di prendere il pallone e far salire la squadra. BALUARDO.

CASTAN 8: Leo sta facendo qualcosa di straordinario, una mutazione dall’anno passato incredibile, che sta trasformando il difensore carioca da brutto anatroccolo in uno dei centrali più forti d’Europa. Salvando quel gol sulla linea entra nella storia garantendo cosi alla sua squadra la nona sinfonia. AMMIREVOLE.

BALZARETTI 5,5: All’inizio è andato in bambola con Muriel e Perreyra, lasciando loro troppo campo per avanzare, anche se è pur vero che marcare un giocatore rapido e veloce come il colombiano non è facile per nessuno. Quando la Roma rimane in dieci lui combatte aiutando sia in fase d’attacco che in fase difensiva. Meno male che il suo regalo a Di Natale non è stato decisivo. FRENETICO.

DE ROSSI 7: Se Garcia è un generale, DDR è il suo scagnozzo in campo. Si butta su tutti i palloni con quella sua vena che tutti conoscono e che mette un po’ di timore a tutti i suoi avversari. Quando la Roma segna lui esulta come il più accanito dei tifosi che fosse in curva. Un giocatore rinato ritrovato: ora non ce n’è davvero per nessuno. PATRIOTA.

STROOTMAN 6: Forse non la miglior partita dell’olandese da quando è a Roma, ma la magia dei campioni gli fa trovare una giocata straordinaria servendo all’americano un pallone d’oro da depositare in rete. La grinta dell’olandese è unica, sembra che giochi nella Roma da dieci anni. Da ammirare il coraggio di Badù che voleva litigare con lui ma poi ha capito che era meglio stare buoni. TRASCINATORE.

PJANIC 6: Anche Miralem ieri non era il miglior giocatore che siamo abituati a vedere, ma anche per lui vale la regola che ai campioni bastano poche giocate per mettersi in mostra. La sua classe è immensa e le sue punizioni sono sempre più pericolose. Giusto farlo uscire quando la squadra si trovava ormai con un uomo in meno. TEMUTO.

FLORENZI 5: Il nostro ormai beniamino ieri era spento: forse un po’ il tempo grigio e un po’ la mancanza di Totti lo fanno tenere in disparte in una partita dove poteva essere protagonista data la mancanza proprio di Totti e Gervinho. Però va detto che Sandrino come suo solito ci prova e combatte non mollando mai un centimetro. SBIRULINO.

BORRIELLO 6: Per Marco non è facile giocare in una squadra che si diverte a giocare veloce e palla a terra. Ma lui si adatta e si vede che si mette a disposizione dei compagni e del mister. Bravo a tenere i due centrali friulani ed approfittare delle occasioni come nel colpo di testa che avrebbe gonfiato la rete. GENEROSO.

LJAJIC 7: Vogliamo premiare Adem, di sicuro ieri lui si sarà sentito addosso tutto il peso del compito di far vincere la squadra, in quanto insieme a Pjanic era l’uomo di maggior talento in campo. E allora Adem, pur su un campo tosto e difficile, salta uomini come birilli e prova in due occasioni ad infilare Kelava. Sull’uno a zero per noi lui si sacrifica prima da centrocampista esterno e poi da punta solitaria, prendendo calci e punizioni a favore. FANTASTICO.

TOROSIDIS 5: Non è un voto perché ha giocato male ma perché, quando è entrato, l’Udinese dalle sue parti ha giocato poco e quando ci ha giocato non è andata da nessuna parte; proprio per l’impegno del toro greco che ci mette tutta la grinta e la passione che ci vuole. MINOTAURO.

MARQUINHO 5: Stimiamo questo ragazzo che in campo sembra un ultrà che sa giocare la palla. Marquinho ormai è entrato nella mentalità romanista e più di tutti si avvelena quando l’arbitro Bergonzi, invece di cacciare Pinzi per il suo atteggiamento da lanziese e finto malandrino, ammonisce il nostro bravo centrocampista per la troppa foga. GRINTOSO.

BRADLEY 9: L’eroe della giornata è lui, l’americano a Roma. Michael è il classico giocatore che gioca per la squadra e che tutti i tifosi ammirano perché non tira mai in dietro la gamba. Ma ieri non ha fatto solo quello; ieri i dei del calcio lo hanno voluto premiare. Dopo un infortunio alla caviglia rimediato in nazionale Michael (assente da Livorno) ieri ritorna in campo e salva una partita ormai destinata a un punto che che forse avrebbe accontentato tutti. Lui però come il migliore dei supereroi non si accontenta e fa tornare la squadra a Roma con due punti in più e un record raggiunto. CAPITAN AMERICA.

GARCIA 9: Se Rudi fosse stato un giocatore sarebbe stato uno alla De Rossi o alla Bradley. Azzecca tutti i cambi, tiene la squadra alta e in allerta e anche in dieci non ha paura di affrontare un Udinese all’attacco con la voglia di vincere. Ma Garcia ha l’asso nella manica: toglie Borriello per Bradley (mossa che nessuno si aspettava) e ci fa vincere cosi la partita, portando avanti la Roma alla sua nona sinfonia. BEETHOVEN.